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La legge 3/2012 sul sovraindebitamento è ancora per molti sconosciuta, cerchiamo di capirla meglio

La legge 3/2012 è detta anche legge anti suicidi, vediamo come funziona.


Dal nostro partner SLS AGENCY

Donna con soldi contro i debiti
I debiti sono la schiavitù degli uomini liberi

Una legge che vede applicazione su tale problema è la legge n. 3/2012 sul sovraindebitamento, entrata in vigore nel 2015, chiamata anche legge anti suicidi, diretta a

tutti coloro che non hanno la possibilità di pagare i debiti che hanno accumulato nel corso

degli anni e che non vogliono vedersi pignorato lo stipendio o altri beni personali.


In sostanza si parla di sovraindebitamento nel momento in cui l’ammontare dei debiti diventa talmente alto da non permettere al debitore di continuare a sostenerlo o estinguerlo con le proprie risorse economiche.


È quindi una legge che permette e dà al consumatore la possibilità di abbattere i propri debiti, anche nella misura dell'80% e di rimodularli con rate sostenibili, proporzionate all’attuale capacità di rimborso.



Una persona in difficoltà, o un piccolo imprenditore pressato dai creditori perché per qualche motivo non riesce a pagare le proprie pendenze, può chiedere al Tribunale, con il supporto di un organismo riconosciuto dalla legge o ad un professionista, di ristrutturare i propri debiti.


I creditori, che in quel momento vedono pregiudicata le proprie spettanze, potrebbero aderire al nuovo piano di pagamenti o ad una ponderata liquidazione dei beni.


Per il soggetto, l’adesione di una parte considerevole dei creditori o l’omologa del tribunale, se si tratta di un semplice consumatore, potrebbe rappresentare l’inizio di una nuova vita.



I benefici di questa legge

Andiamo quindi a vedere quali sono i benefici più importanti che si possono conseguire con

l’applicazione di questa legge 3/2012 sul sovraindebitamento.

È possibile ottenere:

– la soddisfazione dei creditori sulla base delle reali possibilità economiche del debitore, con

piccole rate sostenibili proporzionate alla reale capacità reddituale del nucleo familiare;

– la sospensione delle procedure esecutive in corso, di pignoramenti, fermi amministrativi e

aste giudiziarie;

– lo stralcio di finanziamenti contratti con società di leasing, banche, finanziarie e società di

credito a consumo, riuscendo a ridurre l’ammontare del debito anche fino all'80%;


Ma come funziona questa legge? La prima cosa da fare consiste nel verificare se ricorrono i

presupposti per ottenere i benefici previsti dalla legge, rivolgendosi ad un professionista

abilitato. In questo caso, il professionista avrà il compito di presentare al giudice un piano di

rientro dei debiti, proporzionato alla reale capacità economica e patrimoniale del debitore.


Se il giudice approva l’accordo, il soggetto debitore potrà beneficiare della cosiddetta

esdebitazione, cioè potrà veder ridotto il valore del suo debito, che adesso sarà stato

riequilibrato sulla base della sua disponibilità finanziaria. L’importo restante del valore iniziale

del debito verrà invece cancellato completamente.


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